di Francesco Drago - 5a giornata
Greve
È la nuvola che sfiora le mura,
Tremende ferite inferte
Da un baritono suono,
Viscere di terra
A sviscerare un universo sereno.
Fioca luce da rughe di pietra,
Una catastrofe oggi,
Pachiderma in un oasi
Di vetro.
I ricordi si annebbiano, sbriciolati
Nel silenzio dei colli, resistono a stento
Tra inenarrabili crolli.
È il mio paese
Che si trascina colpito
Cercando respiro
Nell'infinito.
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